Oltre ad argomenti più o meno di routine, vi erano
in discussione un paio di punti inerenti la ormai nota vicenda dello
spostamento della biblioteca. Ma non voglio entrare troppo nel merito, i
cittadini sono già stati ampiamente informati di quanto è stato detto, prima e
durante il consiglio comunale, a mezzo stampa, manifesti, etc. In fondo a
questo articolo troverete la risposta dell'amministrazione alla petizione
popolare, corredata di relazione tecnica. Rilevo il dato "clamoroso" sulla
presenza di pubblico. Un numero di persone elevato, mai visto alle sedute, e,
mi sia permesso di dirlo, un pubblico di qualità, che comprendeva tutte, o
quasi, le parti politiche, da destra a sinistra e al centro e diversi esponenti
di associazioni cittadine. Questo è dipeso dall'argomento biblioteca, che ha
re-suscitato una sana passione verso la discussione, il confronto e la
leggitima critica verso le decisioni dell'amministrazione. Sperabile che l'onda
buona continui! Riporto qui
di seguito, in virgolettato, le mie dichiarazioni fatte durante la seduta in
merito ai punti più significativi all'Ordine del Giorno, oltre a qualche
ulteriore commento. Tengo a dire che in principio di seduta mi sono pubblicamente
scusato con il consiglio comunale, e con alcuni consiglieri in particolare, per
l'atteggiamento eccessivo, sbagliato e fuori luogo che ho tenuto durante la
precedente seduta.
VARIAZIONE
DI BILANCIO
Viene posta in votazione una variazione di bilancio
per adeguare le risorse ai 2 "progetti"
ideati da giunta e ufficio tecnico negli ultimi tempi. Leggendo la delibera
senza sapere il pregresso forse è anche difficile capire che è figlia di
pessime valutazione fatte in passato, ma così è in effetti. Ho dichiarato
quanto segue:
«La variazione di bilancio proposta va a collegarsi
a 2 questioni che suscitano e hanno suscitato discussione fra i cittadini: il
progetto di spostamento della biblioteca, forse non ancora ben definito, e la
costruzione della cucina per il servizio mensa, oggetto anche di un precedente
progetto della giunta (anno 2014) per un appalto decennale, non andato in
porto. In entrambi i casi i miei dubbi su merito e metodo, passati e presenti,
sono consistenti e mi indurrebbero in linea di principio a votare contro:
tuttavia preferisco astenermi poiché, a ogni modo, le opere previste dovranno
essere compiute e le relative risorse messe a disposizione, sperabilmente per
soluzioni ben ponderate, lungimiranti e largamente condivise. Da rimarcare
anche il parere del revisore dei conti, favorevole dal punto di vista
contabile, ma che ammonisce circa l'efficienza della giunta nella
pianificazione e programmazione degli interventi.»
VOLANTINAGGIO:
ANNULLAMENTO ART.23 REGOLAMENTO
Si tratta di ratificare, senza possibilità di
scelta, la sentenza del TAR Piemonte che obbliga il Comune di Grignasco ad
annullare una norma del proprio regolamento di settore a seguito di denuncia da
parte di una ditta distributrice di pubblicità. Tale sentenza si può leggere per intero qui. Ho dichiarato quanto
segue:
«I regolamenti sono di competenza del consiglio, ma
si tratta in pratica di una ratifica, dato che vengono indirizzati e scritti
dalla giunta e dagli uffici. A volte si tratta di documenti di molte pagine,
con molti riferimenti di legge al loro interno. Purtroppo il più delle volte ci
si fida del lavoro di approfondimento fatto a monte, ma, visto questo esito, forse
sarà meglio porgere più attenzione. Ricordo che nel caso specifico di questo
regolamento la minoranza si astenne (questo è agli atti), sollevando sia con il
collega Pettinato prima, che con me dopo, dubbi sulle restrizioni che venivano
stabilite. Ricordiamo infatti che oltre a una prima scrittura dell'art.23, già
restrittiva per le iniziative commerciali, ci fu una successiva aggiunta che
andava a penalizzare il volantinaggio dei gruppi politici, aggiunta fatta non
saprei quanto casualmente, dopo la distribuzione da parte del PD di un paio di
volantini sui quali veniva commentata l'attività della maggioranza. Leggendo la
sentenza del TAR Piemonte, che è pubblica, la si trova su internet, il nostro
comune ci fa una brutta figura perché le motivazioni sono pesanti. In sintesi
il comune di Grignasco è definito "Liberticida", per usare un termine
molto di moda in questi giorni, a sproposito e al contrario, ma che qui rende
bene l'idea. Direi che l'unico "vantaggio", del quale si poteva anche
fare a meno, è che faremo giurisprudenza e impediremo, forse, ad altri di
ripetere lo stesso errore»
COMMISSIONI
DI COMPETENZA DEL CONSIGLIO COMUNALE
Si tratta di dar seguito a una norma del TUEL che
prevede una ricognizione annuale delle commissioni al fine eventualmente di
"farne fuori" qualcuna superflua, nell'ottica del contenimento dei
costi e dello snellimento burocratico. Ho dichiarato quanto segue:
«Come ogni anno su questo argomento dirò le solite
cose, quest'anno ancora più convintamente. Personalmente non sono un
appassionato delle commissioni, dell'uso che se ne fa, o forse, per meglio dire
del non uso. Credo andrebbero
trovate nuove forme per la loro istituzione e funzionamento, più moderne e
funzionali. Tra le commissioni che ci troviamo qui a confermare ne abbiamo
molte previste per legge, quindi la loro conferma è obbligata. Altre sono
previste da regolamenti comunali e forse non così necessarie. Evidenzio però,
anche quest'anno, come manchino almeno 2-3 commissioni che ritengo necessarie
all'effettivo funzionamento del consiglio come organo di indirizzo e controllo:
una commissione che si occupi di opere
pubbliche, una che si occupi dei regolamenti
comunali e una, già prevista per
statuto come conferenza dei capigruppo,
che si occupi di infomare i consiglieri circa i lavori all'ordine del giorno. Capisco,
ma solo fino a un certo punto, come sia magari difficile trovare il tempo e
soprattutto la voglia di confrontarsi anche con la minoranza. Ne è prova la
faticosa revisione dello statuto, che si trascina da 3 anni. O anche la necessaria modifica al regolamento del
consiglio comunale, regolamento ormai superato dall'innovazione tecnologica e
da intercorse modifiche normative e per il quale all'impegno preso da tutto il
consiglio con l'approvazione della mozione di modifica, non ha fatto seguito, a
distanza di 2 anni, nessuna iniziativa della giunta. Chiudo con una gentile
richiesta: dato che si trova nell'elenco delle commisioni necessarie e che
rientra in un ambito per il quale molto si stanno spendendo, chiedo al sindaco
e agli assessori, quali rappresentanti politici del consiglio di biblioteca, di
relazionare al consiglio comunale circa le attività del consiglio di
biblioteca, atto che è previsto dal regolamento/statuto (articolo 6) e dalla
legge regionale di riferimento (Articolo 6 Legge regionale 19 dicembre 1978, n.
78). »
A proposito del Consiglio di Biblioteca spero di
averne sollecitato la convocazione, certamente omessa tatticamente e
superficialmente da sindaco e giunta.
MOZIONE
DI ANNULLAMENTO DELLE DELIBERE PER LO SPOSTAMENTO DELLA BIBLIOTECA
Momento clou della serata. Praticamente si mette il
voto di fiducia sulla decisione della giunta: l'esito avverso è scontato ma
almeno ci ho provato e un pò di pressione l'ho fatta. Ho dichiarato quanto
segue:
«Tengo innanzitutto a precisare che questa mozione
che ho presentato ha lo scopo di supportare e non di scavalcare, ne, tanto
meno, di strumentalizzare quella che è invece un'iniziativa popolare, partita e
sviluppata in modo esterno e indipendente. Ho ritenuto opportuno e doveroso, visto l'interesse
e il dibattito che si sono sviluppati intorno alla vicenda, porre una sorta di
questione di fiducia al consiglio e, di conseguenza, individualmente a tutti i
consiglieri che lo compongono, presenti qui perché votati, in larga misura,
anche da quei mille e più cittadini che hanno firmato la petizione. È giusto quindi che ognuno di noi si prenda la
responsabilità della decisione e l'onere di motivarla in futuro. Ritengo che ciò si sarebbe dovuto fare già in
partenza, invece di farne una decisione di giunta, dalla stessa votata a
esecutività immediata, per motivi di urgenza ma, purtroppo, non altrettanto
celermente resa pubblica (atto pubblicato all'albo pretorio dopo 2 mesi): in
realtà, a leggere il regolamento del consiglio di biblioteca e la legge
regionale di riferimento dal quale deriva, il passaggio in consiglio comunale
sarebbe stato necessario. Al di là quindi del merito dell'operazione
spostamento, che non condivido,
dato che mi convincono di più le ragioni del NO, si è trattato, a mio avviso, di una questione di metodo poco
opportuno. Si parla di
cultura e cultura è anche e soprattutto condivisione, confronto,
apertura, concetti che non non vanno molto d'accordo con decisioni calate
dall'alto senza il coinvolgimento e l'ascolto dei cittadini, su questioni di
così diffuso e sentito interesse. Auspico quindi un azzeramento della situazione e
l'apertura di un confronto tra amministrazione e soggetti coinvolti nella vita
della biblioteca a vario titolo e in possesso di competenze adeguate, utili a
migliorare il servizio in modo soddisfacente, evitandone lo spostamento dalla
sede storica.»
La mozione è stata
respinta con 6 voti a 4: non arrivo a dire che la maggioranza abbia rischiato,
certo non ho nemmeno percepito una gran forza nel difendere la posizione. Ci
sono consiglieri "muti" da sempre. Non mi ero nemmeno accorto
dell'assenza di un paio di loro, tale è il loro contributo alla discussione. Un
pò triste anche il silenzio degli assessori ai lavori pubblici e
all'istruzione…possibile che non avessero niente da dire su quest'argomento di
loro competenza? Peccato che il sindaco abbia voluto tener muti anche i
promotori della petizione, evitando, su mia ripetuta richiesta, di dar loro la
parola, aprendo il consiglio: era una bella occasione di democrazia, bastava
organizzarla e moderarla per tempo e non ci sarebbe stato nulla da temere.
INTERROGAZIONE
IN MERITO AL MANIFESTO "BASTA BUGIE SULLA BIBLIOTECA"
Il manifesto affisso dal sindaco per motivare lo
spostamento della biblioteca mi ha dato un assist per presentare questa
interrogazione. Premetto che invece di un manifesto era meglio presentare
l'intenzione pubblicamente, alla "moda vegia". A parte questa pecca
di comunicazione, il manifesto, tra motivazioni ampiamente discutibili,
presentava una chiusura in cui vagheggiava di non ben definiti complotti e
interessi da parte di altrettante non ben identificate persone. La mia domanda
era quindi per sapere quali erano tali mire e di chi. Dopo un bel giro di
parole e un po’ di "piangina" verso i "cattivoni" che osano
criticare il sempre giusto e illuminato operato dell'amministrazione, ebbene
si, il sindaco ipotizza che dietro ci siano battaglie politiche. Ma guarda un pò,
pensavo che per i prossimi 200 anni dovessimo essere tutti schierati, felici e
contenti di tutto quello che ci viene proposto dalla nostra amministrazione targata Lega Nord. Si, perché diciamolo, non raccontiamo le solite palle sulla lista
civica. Il sindaco e l'assessore più importante sono iscritti al partito, sono
militanti, fanno i selfie con Salvini, vanno a Pontida, vanno a bere l'acqua
del Po dalle sorgenti del Monviso, in Biblioteca ci fanno trovare un bella
copia de "Il Giornale" e ci hanno fatto uscire da ANCI come da
imposizione del loro partito. Per carità, siamo in democrazia, ognuno ha le sue
idee, alcune loro iniziative mi sono pure piaciute. Ma quando si dice che sono
gli altri a far politica mentre loro fanno solo il bene dei cittadini, beh, questa
ipocrisia non la reggo. Naturalmente i nomi dei presunti "complottisti"
non vengono fatti, «verranno fuori alle prossime elezioni» viene
detto. Chiaramente mi dichiaro non
soddisfatto della risposta.
In conclusione, per la questione biblioteca penso
di aver fatto quanto in mio dovere e potere: ho contattato i promotori della
petizione, ho parlato con altre persone coinvolte nell'iniziativa, ho portato
la faccenda in consiglio comunale (a proposito, molto più interessante la
discussione del dopo-consiglio che non quella "ingessata" durante).
Vedremo gli sviluppi, l'ultimo aggiornamento è la bocciatura ufficiale della petizione che trovate qui.
Un saluto e Buona Estate!
Davide Donà
Troverete qui le Delibere di questa seduta una volta pubblicate
Un saluto e Buona Estate!
Davide Donà
Troverete qui le Delibere di questa seduta una volta pubblicate
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