Terzo consiglio del Governo Beatrice II con oggetto principale la salvaguardia degli equilibri di bilancio e la ricognizione dello stato attuativo dei programmi, scadenza consiliare fissata per legge al 30 settembre di ogni anno. Sono poi inseriti all’ordine del giorno numerosi altri punti che vedremo in dettaglio. Sono lieto di aver riallacciato durante la seduta dei rapporti cordiali e sereni con il gruppo di Luca Pettinato. Pubblico piuttosto numeroso, più del solito almeno, direi che è una bella cosa. Spero sinceramente che il Sindaco continui con la giusta consuetudine delle convocazioni alle ore 21, orario che ritengo il migliore, per tutti: per i consiglieri, che possono partecipare senza arrecare problemi al proprio orario e datore di lavoro, e per il pubblico che può tranquillamente seguire i lavori nel dopo-lavoro-cena (da considerare anche che la convocazione in orario non coincidente con l’orario di lavoro dei partecipanti è prevista espressamente dal Testo Unico art. 38 comma 7, come modificato dalla legge 148 del 2011).
Punto 1
Si procede con la convalida del nuovo consigliere di maggioranza
Paolo Vinzio, causa le dimissioni di Vinzio Maurilia. Ritengo opportuno
fare in aula un intervento in merito, relativamente a una potenziale causa di incompatibilità
del neoeletto, che risulta essere presidente di una associazione cittadina. Il
Testo Unico degli Enti Locali art.63 infatti pone tale situazione come
incompatibile con la carica di consigliere nel caso in cui il comune elargisca
contributi economici all’associazione. Pur ritenendo, allo stato, non in essere
tale casistica, la stessa potrebbe proporsi in futuro, quindi il mio
intervento è a scopo preventivo e informativo, anche perché mi accorgo che la
maggioranza non conosce questa problematica. Ci tengo a ribadire che non
metto assolutamente in discussione le finalità e la bontà del lavoro svolto
dall’associazione carnevale, anzi, e tanto meno le persone che vi partecipano.
Ho solo fatto presente quello che prevede la legge, cercando di spiegare la
filosofia che ne sta alla base. Il consigliere viene eletto ed entra in
consiglio, a lui un sincero applauso e gli auguri di Buon Lavoro.
Il mio intervento in merito lo potete leggere qui.
Punto 2
Si continua con l’approvazione dei verbali della seduta
precedente. Faccio un intervento in cui vado a evidenziare alcuni errori,
imprecisioni e incompletezze varie. Suggerisco e richiedo inoltre alcune correzioni
alle tempistiche e alle modalità di pubblicazione degli atti, per sfruttare al
meglio il sito istituzionale del comune e per rendere più efficace ed
efficiente il lavoro della segreteria. Con piacere noto che i rilievi proposti
trovano d’accordo tutto il consiglio e il segretario, quindi si decide per
l’approvazione dei verbali con le rettifiche da me richieste.
Il mio intervento in merito lo potete leggere qui.
Punto 3
Segretario e Sindaco danno lettura e spiegazione (un pò enigmatica per la verità) del decreto integrativo di nomina della giunta. Tale atto viene elaborato a giustifica della deroga alla legge Delrio, avendo la maggioranza nominato una sola donna in giunta invece delle due previste. VIENE DI FATTO ACCOLTA LA PROPOSTA DA ME FATTA con l’interpellanza discussa in aula l’11 agosto. Anche in questo caso non posso che notare con favore che la discussione precedente è stata accolta positivamente e non è risultata sterile, ma, anzi, ha prodotto una riflessione e soprattutto un atto che tutela il comune da eventuali problematiche. Ritengo quindi formalmente chiusa la questione, a termini di legge. Nella sostanza credo che quanto dichiarato ufficialmente nelle motivazioni della deroga non sia da giudicare né da indagare ulteriormente, ritenendo doveroso, per il ruolo che mi compete, dare piena credibilità a quanto affermato dal Sindaco.
Punto 4
Si tratta di una variazione di bilancio dovuta a una sopravvenuta disposizione ministeriale per il cambio dell’iscrizione contabile della TASI.
Punto 5
Salvaguardia equilibri di bilancio e ricognizione stato attuazione programmi. Il tutto è in linea con il bilancio di previsione, confermo, di conseguenza, il mio voto di astensione del mese di agosto.
Punto 6
Piccola variazione urbanistica ai Prati Maggiori illustrata ottimamente nel dettaglio dall’ Architetto Garino: il Consiglio approva all’unanimità.
Punto 7
Si tratta dell'avvio dell'iter di alienazione di un tratto di strada sterrata di proprietà del demanio: il Consiglio approva all’unanimità.
Punti 8-12
Rinnovo delle commissioni comunali.
Decido di ritirare la mia personale candidatura nelle commissioni dove è prevista l’elezione di un consigliere. Lo faccio perché ritengo giusto porre termine alle incomprensioni con il gruppo di Luca Pettinato e spero che questo sia un modo per far capire la mia indole pacifica. Mantengo invece le candidature che ho proposto per i membri esterni, ma, come preventivabile, i numeri mi danno torto, dato che ricevono solo il mio voto.
Punto 13
Mozione: ADEGUAMENTO DELLO STATUTO COMUNALE
Espongo in maniera dettagliata la mozione di adeguamento dello statuto: con mia grande soddisfazione (e un pizzico di sorpresa) viene APPROVATA ALL'UNANIMITA' senza discussione. Grazie a tutti i colleghi consiglieri e al Sindaco per la fiducia!
Di seguito il testo reso a verbale e relazionato in aula, c’è molto lavoro dentro, quindi lo pubblico integralmente nel post.
ESPOSIZIONE DETTAGLIATA DELLA MOZIONE
Premessa
«La mozione in oggetto non è mossa da finalità atte a “politicizzare” lo Statuto Comunale, né, tanto meno, a inserirvi modifiche dal taglio “personale”: ricordo, per la cronaca, la modifica realizzata nel 2007 atta e sanare un’incompatibilità dovuta a una parentela in giunta. Niente di ciò: gli adeguamenti proposti sono di tipo tecnico e la mozione nasce da una mia iniziativa individuale e indipendente a seguito di un’analisi oggettiva dello Statuto stesso. Non vi è altresì nessuna intenzione strumentale, ma, anzi, l’azione è mossa da fattivo spirito di collaborazione.
Lo Statuto è la “piccola costituzione” di un comune. Si tratta di una norma scritta in autonomia dall’ente, ma che, a dire il vero, ha spazi di manovra piuttosto limitati, dovendo comunque sottostare ai principi dettati dal Testo Unico degli Enti Locali (T.U.E.L.) e dalla ulteriore legislazione in materia. Sintetizzando e semplificando, lo Statuto esplicita le modalità di applicazione della legislazione nazionale all’ambito comunale, andando, ove consentito, a riempire gli spazi lasciati liberi dal legislatore. Lo Statuto può poi anche stabilire, in via facoltativa, principi di carattere più generale, propri del comune, per esempio in ambito culturale, storico, sociale. Credo lo si possa definire come una specie di “manuale di istruzioni” normativo del comune. Ovvero uno strumento messo a disposizione di amministratori e cittadini allo scopo di fornire una visione d’insieme circa le regole di costituzione e funzionamento del comune. Attualmente il nostro “manuale di istruzioni” non è più aggiornato, in alcune sezioni, a quanto disposto dalle leggi nazionali. Facendo un piccolo esempio, è un pò come avere un’automobile dell’anno 2014 con in dotazione il manuale del modello del 2002: in linea generale l’auto è sempre fatta allo stesso modo, ma, mutate nel tempo alcune caratteristiche, con il vecchio “manuale” non ci si ritrova più del tutto. L’opera di revisione dello statuto, necessaria ed espressamente prevista dalla legge, lo potrà rendere attuale, tecnicamente conforme e incontestabile. L’analisi effettuata ha individuato almeno 8 punti da sottoporre a revisione, che tratterò per gruppi. I punti individuati sono elencati di seguito, in accordo al seguente schema:
Grassetto = argomento e/o legge di riferimento
Corsivo = testo della nuova legge
Evidenziato in grigio = motivazione dell’adeguamento
PUBBLICITÀ E PUBBLICAZIONE DEGLI ATTI E DEI PROVVEDIMENTI.
1
ALBO PRETORIO (articolo 4 dello Statuto Comunale)
Legge 18 giugno 2009, n. 69 art. 32, comma 1
1 - A far data dal 1° gennaio 2010, gli obblighi di pubblicazione di atti e provvedimenti amministrativi aventi effetto di pubblicità legale si intendono assolti con la pubblicazione nei propri siti informatici da parte delle amministrazioni e degli enti pubblici obbligati.
Da adeguare considerando la sopravvenuta obbligatorietà dell’albo pretorio on-line.
2
DIRITTO DI INFORMAZIONE (articolo 39 dello Statuto Comunale)
DLgs 14 marzo 2013, n. 33
(Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni)
Da adeguare considerando la sopravvenuta obbligatorietà dell’attività di informazione mediante il sito istituzionale del comune.
GARANZIA DELLE RAPPRESENTANZE DI GENERE / COMPOSIZIONE DELLA GIUNTA
3
TUEL art. 6, comma 3 modificato dall'art. 1, comma 1, L. 23 novembre 2012, n. 215
(riequilibrio delle rappresentanze di genere )
3. Gli statuti comunali e provinciali stabiliscono norme per assicurare condizioni di pari opportunità tra uomo e donna ai sensi della legge 10 aprile 1991, n. 125, e per GARANTIRE (1) la presenza di entrambi i sessi nelle giunte e negli organi collegiali del comune e della provincia, nonché degli enti, aziende ed istituzioni da essi dipendenti.
(1) La parola: “promuovere” è stata così sostituita dall’art. 1, co. 1, L. 23 novembre 2012, n. 215.
L. 23 novembre 2012, n. 215, dall'art. 1, comma 2
2. Entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge gli enti locali adeguano i propri statuti e regolamenti alle disposizioni del comma 3 dell'articolo 6 del testo unico di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, come modificato dal comma 1 del presente articolo.
Vanno previste nello statuto norme/regole per garantire le rappresentanze di genere nelle giunte e negli organi collegiali. Lo statuto sarebbe stato da modificare entro il 26 giugno 2013, come previsto dalla legge e come anche comunicato dalla lettera dell’ANCI indirizzata a tutti i Sindaci, datata 05 marzo 2013
4
COMPOSIZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE (articolo 24 dello Statuto Comunale)
Legge 56/2014 , articolo 1, comma 135
Legge 56/2014, articolo 1, comma 137
135 b). Per i comuni con popolazione superiore a 3.000 e fino a 10.000 abitanti, il consiglio comunale e' composto, oltre che dal sindaco, da dodici consiglieri e il numero massimo di assessori e' stabilito in quattro»;
137. Nelle giunte dei comuni con popolazione superiore a 3.000 abitanti, nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura inferiore al 40 per cento, con arrotondamento aritmetico”;
Da adeguare: il numero massimo di assessori consentito non è più 6 ma 4.
Vanno integrate le disposizioni del TUEL art.6, comma 3 modificato dall'art. 1, comma 1, L. 23 novembre 2012, n. 215 (riequilibrio delle rappresentanze di genere) e della successiva 56/2014 (Delrio), relativamente alle proporzioni dei generi.
RIDEFINIZIONE FIGURE
5
DIFENSORE CIVICO (articoli 41/42/43/44/45/46 dello Statuto Comunale)
Art. 2, co. 186, lett. a), L. 23 dicembre 2009, n. 191
186. Al fine del coordinamento della finanza pubblica e per il contenimento della spesa pubblica, i comuni devono adottare le seguenti misure:
a) soppressione della figura del difensore civico comunale di cui all'articolo 11 del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267. Le funzioni del difensore civico comunale possono essere attribuite, mediante apposita convenzione, al difensore civico della provincia nel cui territorio rientra il relativo comune. In tale caso il difensore civico provinciale assume la denominazione di "difensore civico territoriale" ed e' competente a garantire l'imparzialità' e il buon andamento della pubblica amministrazione, segnalando, anche di propria iniziativa, gli abusi, le disfunzioni, le carenze e i ritardi dell'amministrazione nei confronti dei cittadini.
Da adeguare: il Difensore Civico Comunale è stato soppresso e sostituito con il difensore civico territoriale ( messo a disposizione dalla provincia di Novara); non viene più eletto dal consiglio; si può avere tale figura tramite convenzione.
6
DIRETTORE GENERALE (articoli 65/66/67 dello Statuto Comunale)
Art. 2 comma 186 lett. d) della l. 23 dicembre 2009 n. 191
186. Al fine del coordinamento della finanza pubblica e per il contenimento della spesa pubblica, i comuni devono adottare le seguenti misure:
d) soppressione della figura del direttore generale, tranne che nei comuni con popolazione superiore a 100.000 abitanti;
Da adeguare: il Direttore Generale è stato soppresso per i comuni sotto i 100.000 abitanti. Da adeguare anche gli ulteriori articoli dello Statuto dove viene richiamato.
7
REVISORE DEI CONTI (articolo 84 dello Statuto Comunale)
Art. 16, comma 25, del D.L. 13 agosto 2011 n. 138, convertito in Legge 14 settembre 2011 n. 148
25. A decorrere dal primo rinnovo dell'organo di revisione successivo alla data di entrata in vigore del presente decreto, i revisori dei conti degli enti locali sono scelti mediante estrazione da un elenco nel quale possono essere inseriti, a richiesta, i soggetti iscritti, a livello regionale, nel Registro dei revisori legali di cui al decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 39, nonche'gli iscritti all'Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili….
Da adeguare: le modalità di nomina sono cambiate, viene ora sorteggiato e non più eletto dal consiglio comunale.
INTERDIZIONE DEL POTERE DI NOMINA
8
DLgs 8 aprile 2013, n. 39
(Disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico)
Art.3, comma 18
1. I componenti degli organi che abbiano conferito incarichi dichiarati nulli sono responsabili per le conseguenze economiche degli atti adottati. Sono esenti da responsabilità i componenti che erano assenti al momento della votazione, nonché i dissenzienti e gli astenuti.
2. I componenti degli organi che abbiano conferito incarichi dichiarati nulli non possono per tre mesi conferire gli incarichi di loro competenza. Il relativo potere e' esercitato, per i Ministeri dal Presidente del Consiglio dei ministri e per gli enti pubblici dall'amministrazione vigilante.
3. Le regioni, le province e i comuni provvedono entro tre mesi dall'entrata in vigore del presente decreto ad adeguare i propri ordinamenti individuando le procedure interne e gli organi che in via sostitutiva possono procedere al conferimento degli incarichi nel periodo di interdizione degli organi titolari.
4. Decorso inutilmente il termine di cui al comma 3 trova applicazione la procedura sostitutiva di cui all'articolo 8 della legge 5 giugno 2003, n. 131.
Lo statuto sarebbe stato da modificare entro il 8 agosto 2013, stabilendo gli organi sostitutivi.
Non è stato fatto, quindi andrebbe comunque detto cosa succede in caso di interdizione, situazione attualmente non prevista. Andrebbe poi, a mio avviso, specificato meglio nello Statuto il concetto della inconferibilità e incompatibilità.
CONCLUSIONI
Quella descritta sopra è la parte squisitamente tecnica, ma da tale lavoro, comunque oggettivamente non particolarmente oneroso in termini di tempo, possono derivare altri vantaggi:
1) Lo Statuto comunale rientra tra le competenze del consiglio comunale, lavorarci è un’ottima occasione di crescita collettiva dell’organo consiliare, a costo zero: un momento nel quale tutti avranno la possibilità di dare il loro contributo. Il confronto e lo studio riguardo ad argomenti di un certo spessore, quali quelli trattati dallo statuto, può essere estremamente utile per la formazione individuale di ciascun consigliere, anche in prospettiva futura, e qui mi rivolgo in particolar modo ai più giovani, d’età, ma anche giovani di esperienza.
2) Rivolgendomi alla maggioranza, il cui mandato durerà al termine 10 anni, propongo di cogliere questa occasione per caratterizzare tale mandato anche andando a evidenziare nello statuto alcune delle linee di principio, ampiamente condivisibili, perseguite in questi anni: mi riferisco all’attenzione prestata alla storia, alla cultura e alle tradizioni del nostro paese. E ancora, per fare un ulteriore esempio: perché non dare seguito formale nello statuto, tramite il loro riconoscimento ufficiale, all’apprezzabile idea dell’ identificazione delle varie frazioni e località eseguita di recente? Questi sono solo un paio di esempi che potrebbero essere integrati nella parte facoltativa dello Statuto. Da un confronto collettivo e costruttivo ne potranno emergere anche di ulteriori e magari di più importanti.
Per sgomberare ulteriormente il campo da possibili dubbi di strumentalizzazione, offro la mia piena disponibilità a lavorare sulla revisione dello statuto, nei termini e nei tempi che si vorranno stabilire.
In ragione di quanto esposto chiedo quindi al Consiglio l’approvazione della mozione in discussione.
Nel caso vi fosse dissenso in merito invito tutti i consiglieri, indistintamente, a motivare la propria posizione.»
Qui trovate il file del mio intervento.
Punto 14
Interrogazione: RECINZIONE CORTILE EDIFICIO SCOLASTICO
Espongo l’interrogazione relativa alla recinzione dell’edificio scolastico.
Il Sindaco risponde che la parte ritenuta a rischio non corre pericoli imminenti, come da valutazione dei tecnici comunali, comunque nel medio termine si provvederà a sostituirla. Per quanto riguarda la parte ricostruita di recente, verrà sistemata a spese della ditta: qui mi sorge spontanea una domanda che faccio al Sindaco: probabilmente in corso d’opera una presenza più assidua del nostro ufficio tecnico (RUP) e/o del direttore lavori avrebbe potuto evitare di “chiudere la stalla quando i buoi sono scappati”: il Sindaco dice che si è avuta anche un pò di sfortuna nelle tempistiche. Riguardo alla domanda circa catene e lucchetti al posto delle serrature, viene risposto che risulta essere un ottimo deterrente per i vandali. Con tutta sincerità nel complesso le risposte mi sembrano un po’ scarse, il responsabile tecnico del comune, credo la figura più indicata a dare risposte in merito a questa interrogazione, non è presente a supporto. Pettinato ribadisce anche lui che la recinzione è in uno stato altamente deteriorato e che il lavoro è da fare a breve: mi trovo d’accordo e spero che venga data priorità all’intervento, visto che si tratta del cortile delle scuole, non di un’area isolata. Per tali considerazioni mi ritengo solo PARZIALMENTE SODDISFATTO, più che altro in via “fiduciaria”, dell'esito all’interrogazione. Trovate qui la relazione dell’ufficio tecnico.
In conclusione serata direi più che positiva, in un clima direi di collaborazione.
Permangono chiaramente delle notevoli divergenze
fra me e la maggioranza sull’approccio amministrativo, come è logico che sia,
dato che mi sono presentato in alternativa. Ma sto notando che ragionando sulle
cose, spiegandole, senza alzare i toni, senza porsi su piedistalli fittizi e
autoreferenziali, si riesce a ottenere un dialogo sereno, costruttivo e anche
qualche risultato, pur nei limiti del potere di una minoranza, che è limitato
alla proposta più che all’esecutività.
Davide Donà